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Siccome domani vado a sentirlo presentare un libro, ho ripescato un brano di Diego de Silva da “Sono contrario alle emozioni”. Son proprio curiosa di vedere se è uno bravo davvero o se è un Autore di quelli delle foto con la mano sotto al mento come insegna il nostro guru.

Intanto, ripassiamo tutti assieme, bravini.

Ho letto “Sono contario alle emozioni” di Diego de Silva.

E’ vero, non c’è la trama.
Che per un romanzo, è una cosa che ci vuole.
E c’è un personaggio solo. E per di più è parecchio pieno di sè, e riempie col suo ego pagine e pagine. E le riempie con pezzi scritti in word e lasciati lì aspettando la crisi di uno scrittore di solito bravo che usa delle robe anzate per arroccare un romanzo.
Però, salvo dei pezzi anche qua.
Salvo l’onestà disarmante di un uomo che si accorge della solitudine e la saluta e la prende per mano.
Salvo la sfrontatezza del dire “ho bisogno di te” senza paura di apparire fragile.
Salvo qualche riga buffa, qualche riga sorniona, qualche riga in cui il Vincenzo Malinconico e il suo Ego si aggrappano a tutti gli specchi possibili per dire “ce la facciamo anche senza”. E questo “senza” si riferisce alle sicurezze, all’amore e a tutte quelle cose che nel curriculum non ti chiedono mai invece servono un bel po’.

Il pezzo migliore, a proposito, per me rimane questo:

(parla da solo, ma si rivolge alla sua ex moglie)

Sei diventata una sorta di categoria filosofica, ti rendi conto? Appena ti penso mi si solleva una tale quantità d’interrogativi che mi ci vorrebbero un paio di lauree ad hoc solo per cominciare ad approcciarne qualcuno. Per cui faccio quel che posso. Tocco con mano la mia ignoranza. A forza di soffrire per te ho contratto un debito intellettuale nei confronti del tempo che attraverso. Sono un militante del pensiero critico. Mi attirano i libri che fino a poco tempo fa m’innervosivo solo a leggerne il titolo. Sei compatibile con tutto: con il privato, il pubblico, la politica, l’etica, l’estetica, la religione, la musica, la letteratura, il cinema, il teatro, l’informazione, la tecnologia, la pubblicità dei pannolini e persino quella delle macchine. Ogni cosa è compromessa con te. E io sono obbligato a speculare su tutto, perchè tutto ti riguarda. Sei ovunque, tranne dove vorrei che fossi. Indovina dove.